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D: Dott. Martorelli, le faccio intanto i miei complimenti per il suo libro, la prima opera esaustiva sull'argomento! Ho qualche dubbio su come utilizzare le tabelle per le ripetute, quelle nelle pagine 226-227 ecc., mi potrebbe spiegare cosa intende esattamente per N° Serie e N° Ripetute? Grazie.
R: Salve, grazie per i complimenti! Le spiego brevemente.
Nella prima colonna della tabella è indicato il numero della seduta in cui quel lavoro deve essere svolto.
Quindi, nella seduta 1, il lavoro dovrà essere questo: si esegue la prima ripetuta (ad esempio colpi di pugno al sacco continui) per 15 secondi, si recupera 10 secondi, si ripete fino alla decima ripetuta (indicata nella colonna "N° Ripetute"). Tutto questo rappresenta il lavoro della prima serie. Ora, dopo un recupero di 4 minuti (indicato nell'ultima colonna a destra), si ripete il tutto per la seconda serie. Il numero di serie complessive è indicato nella colonna "N° Serie". Spero di essere stato chiaro. Saluti.
D: Buongiorno, leggendo il suo libro ho scoperto che esiste la "settimana di scarico", termine che non avevo mai sentito prima. Da quello che ho capito, serve per far recuperare l'atleta dalla stanchezza. La domanda è questa, considerato che mi alleno con i pesi da tanti anni e sempre allo stesso modo, pensa che lo scarico possa portare dei benefici per i miei progressi? Visto che da anni sono fermo sempre sugli stessi carichi.
R: Buongiorno. Non sapendo il contenuto del suo programma, la frequenza settimanale, l'età e gli anni di esperienza di allenamento, do per scontato che tutto questo sia ben calibrato su di lei. Detto ciò, la mancanza di progressi nei carichi, potrebbe anche dipendere dal raggiungimento del suo massimo potenziale fisiologico, quindi con conseguente impossibilità di ulteriori incrementi di forza, ipertrofia e quant'altro. Il fatto che lei non abbia mai effettuato attività di scarico, potrebbe non essere determinante ai fini della prestazione, solo nel caso in cui la sua continuità e costanza nell'allenamento non siano state elevate. In pratica, se normalmente salta di tanto in tanto delle sedute, o in alcuni periodi un'intera settimana, questo determina una sorta di scarico naturale, quindi lei in realtà non va mai in sovrallenamento. Di certo, però, questo non è il modo migliore per procedere. L'ottimale sarebbe, da una parte mantenere una buona continuità e costanza nell'allenamento, dall'altra, introdurre lo scarico con un rapporto, almeno all'inizio, di 3:1, quindi 3 settimane di carico e 1 di scarico. Successivamente a questo, per esempio dopo 5 o 6 mesi, provare l'alternativa di 2:1, così da valutare quale delle due opzioni si addice meglio alle sue capacità di recupero. Sarà lei stesso, poi, a valutare il tutto in base ai miglioramenti ottenuti, in un caso e nell'altro.
Per maggiori approfondimenti:
Libro "Preparazione atletica negli sport di combattimento e nelle arti marziali" di Luca Martorelli, Hoepli - 2013
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