L'editorialedi Luca Martorelli |
Quando uno sport è violento? |
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Qualche giorno fa, mentre correvo sul tapis roulant (sarà stato l'effetto allucinogeno della stanchezza!), mi è tornata in mente una domanda, che proprio pochi giorni prima era stata fatta durante una conferenza stampa a cui ho partecipato: "la Kickboxing è uno sport violento?".
Annoso problema che investe da sempre gli sport di combattimento e a volte anche le arti marziali.
Dal punto di vista psicologico, il combattimento si svolge nella piena e totale libertà dei due contendenti, hanno deciso di affrontarsi con cognizione, sono a conoscenza del regolamento, conoscono il potenziale rischio di infortunio (che tra l'altro è nettamente inferiore ad altri sport come il Rugby o la Pallanuoto... si avete capito bene, proprio la Pallanuoto!), inoltre, nessuno dei contendenti è obbligato a portare a termine il combattimento, in qualunque momento è libero di ritirarsi, o come a volte accade, è proprio il Maestro a decidere di sospendere il combattimento se il proprio atleta è in eccessiva difficolta. Quindi, alla luce di tutto questo mi chiedo, si può considerare violenza un combattimento sportivo? C'è qualcuno che obbliga qualcun altro nel fare qualcosa? C'è coercizione psichica o fisica? Qualcuno offende e umilia verbalmente? Direi proprio di no! Le uniche forme di violenza che vedo nello sport, in tutti gli sport, sono quelle rappresentate dai genitori che insultano gli arbitri, dagli allenatori che forzano gli atleti verso le competizioni, o al contrario, che non li fanno giocare perchè non sono abbastanza bravi e porterebbero la squadra alla sconfitta, dai genitori che pretendono che il figlio diventi un campione (quasi sempre perchè loro sono stati degli sfigati!), anche quando il bambino non mostra particolare interesse per quello sport. Quando un atleta insulta il suo avversario, quando commette una scorrettezza ad esempio simulando un fallo, quando assume sostanze dopanti che falsificano la prestazione. Tutto questo per me è violenza! Un ultimo punto, sicuramente non meno importante: se un giocatore di Calcio in una rissa al bar prende a calci in bocca qualcuno e lo manda in ospedale, tutti pensano:" mamma mia che brutta persona violenta è Cristiano!". Se invece Cristiano, per puro caso, si viene a sapere che è un pugile... "mamma mia che sport violento che è il pugilato!". Un macellaio sa usare bene il coltello, grazie alla sua professione, ma se con quel coltello aggredisce qualcuno... possiamo desumere che quello del macellaio sia un mestiere violento!? La violenza non sta nello sport, semmai la violenza sta nelle persone che fanno uso sbagliato delle proprie capacità. Una persona può essere violenta, uno sport non può esserlo per definizione e per i principi ai quali si ispira. |